Non sono reclusa.
Non ci sono sbarre. Nè sopra né sotto. Nè davanti né indietro. Nè ad est nè ad ovest.
Non ci sono prigioni.
Non ci sono secondini.
Il cibo non assomiglia al rancio. Mi manca l'aria. L'aria che non c'è. Non è viziata, non è intorpidita.
Semplicemente manca. Assente l'ossigeno. E l'azoto. Non è un esperimento cui prendo parte. Il laboratorio non c'è.
Mi manca l'aria. Non è sufficiente tentare di aprire un guado nei cammini che solo i piedi sanno. Non basta sollevare i bottoni della camicia in mussola. L'aria è assente. Non trovo neanche le parole per dirlo. Persino le parole sono andate via.
Sto morendo.
sabato 30 giugno 2012
venerdì 11 maggio 2012
sabato 5 maggio 2012
CERCASI CREATIVITA' A TOUT PRIX
Stiamo vivendo un'epoca in cui tutti invocano quasi in modo blasfemo la creatività. Escono libri su libri sul segreto del genio, ci si spinge perfino a trovare cause neurologiche. Ma poi sotto sotto di questa creatività tutti hanno una dannata paura. E non la sanno riconoscere nell'arte che quotidianamente si para loro davanti e nell'estetica dell'esistenza che continuamente rinasce da se stessa. Cercasi creatività, insomma, per non vedere il grande vuoto nel quale si ha paura di cadere per sempre. Dimenticati dallo scorrere dei secoli, Delle razze e delle generazioni. Divorati dall'oblio
lunedì 9 aprile 2012
LA FINE E' INCERTA
Porose certezze su cui si appoggiano le nostre menti inaridite dal vento lento dell'est.
Un unico blocco di ossa, monumento se non a se stesso. Corroso dalla salsedine fino a che il fiume non lo porti via. Anche la fine è incerta.
lunedì 13 febbraio 2012
IMMOBILE
Ferma. Non ti muovere. Il passato tornerà a te tendendoti la mano. Ogni cosa ha in sè la sua fine.
domenica 12 febbraio 2012
SCRITTURE
La scrittura non è nè un bisogno primario, nè un bisogno secondaro ma un'entità che gode di vita propria e che ogni tanto scende a patti con le esistenze altrui. E se la mano scorre veloce sulla tastiera la scrittura si ferma a guardare distaccata questo spettacolo dell'uomo, che la cinge di onori ma che in fondo non riesce ad afferrarla se non nella sua evanescenza
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Strana sensazione di sollievo, il peso si è spostato, il massiccio sasso scaraventato altrove. Scrivere rafforza sì il proprio sentimento di fragilità ma libera gli orpelli del dolore. Resta solo ciò che conta. E non sempre deve far soffrire.
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Strana sensazione di sollievo, il peso si è spostato, il massiccio sasso scaraventato altrove. Scrivere rafforza sì il proprio sentimento di fragilità ma libera gli orpelli del dolore. Resta solo ciò che conta. E non sempre deve far soffrire.
FOLLA
La folla lo attirava, la folla lo respingeva. Nel silenzio del cuore Orofino percepiva quel vuoto sottile che si frapponeva tra il suo mondo e quello nel quale era costretto a muoversi. Un giorno figurante, un giorno spalla, un altro protagonista, uno scenario mobile in cui l'arte consisteva nel trovare adogni risveglio una collocazione che garantisse, se non fosse che per quel giorno la sopravvivenza
OMBRA
L'ombra procede inesorabile, seguendo un'invisibile retta del pensiero. Irritata non cede il passo ma anticipa lo spazio futuro riempendolo. Fattasi macchia si arresta all'improvviso. Non c'è più confine. La sua identità si è annullata per sempre
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