Imparare a scrivere di nuovo. Dal punto esatto in cui si era arrivati. Un'altra volta ancora. Ma ci si nasconde nell'illusione. Il centro delle cose non è mai fermo e noi ci spostiamo sempre più in là da esso. Distanti.
Riconoscere una lingua antica, forse ancestrale e scoprire che non ne sono più rimaste le parole. Solo un'eco di una impalcatura invisibile che sottrae al silenzio il grido disperato delle nostre gole.
Anima contraffatta è la tua. Di cartapesta. Destinata ad un'autocombustione forzata dinnanzi alla fiammella della morte.
Abito tra i morti dove continuamente raggiungo i limiti del mio pensiero
Dalla verità scaturisce il tempo che ogni volta per ritrovarsi è costretto a rinnegare costantemente le sue origini.
Cosa sottoponiamo al tempo e cosa no? (dubbio)
La mia è una solitudine definitiva.
mercoledì 28 dicembre 2011
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